Il progetto B-Ciclo

B-ciclo

utilità dell’in-utile

progetto di rivitalizzazione dei materiali e delle persone

Secondo il rapporto 2015 Waste Watcher, lo spreco di cibo domestico reale in italia è circa il 50% superiore allo spreco percepito e dichiarato nei sondaggi: gli italiani sprecano effettivamente circa 13 miliardi di euro ogni anno con il cibo buttato nella pattumiera di casa.

Con il progetto B-ciclo vogliamo reimmettere i materiali sprecati in un circuito che li recupera, li ritrasforma in nuovi oggetti utili con un basso impatto ambientale.
L’dea è di seguire il modello dell’economia circolare e di far ritornare, ad esempio, lo scarto alimentare dato da un ristorante sotto forma di imballaggio che possa riutilizzare; dai fondi del caffè si possono ricavare bio-plastiche per la creazione di oggetti di design: ciotole, utensili, bigiotteria e tanto altro, senza incidere sull’ambiente, senza inquinare, senza impiegare risorse umane.

La trasformazione dei materiali di scarto in bioplastiche viene realizzata tramite una serie di laboratori e di workshop a cui possano partecipare i cittadini, le università e le scuole locali. Sono inoltre coinvolti tutti quei soggetti che hanno necessità di disfarsi di cibi inutilizzati o scaduti, bucce di ortaggi e frutta di ristoranti, fondi di caffè dei bar. Si può così realizzare un percorso di avvicinamento e di condivisione tra gli abitanti del luogo, creando un sistema etico di vita nell’ottica di un’educazione sociale e di una cittadinanza attiva, una rigenerazione umana e sociale oltre che materiale.

Il progetto è stato presentato l’11 marzo 2017 presso l’ITT di Terni, con la partecipazione del vicesindaco di Terni Francesca Malafoglia.

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